Tra i gruppi che influenzano i TEMPONAUTS, nella biografia vengono citati BYRDS, ROLLING STONES, VELVET UNDERGROUND, SONIC YOUTH di “sister”, i DINOSAUR JR, ma mancano gli OASIS dei quali in alcuni pezzi si sentono le sonorità. Il genere proposto, l’avrete capito, è un pop inglese, fatto di ballate vecchio stile ‘60.La voce talvolta risulta gradevolmente stridula. Tecnicamente molto validi esprimono scelte negli arrangiamenti che sono curate e mai fuori tema.Quattro pezzi non male!
Una semplice domanda comune: chi sono i Temponauts?
Questa misteriosa band piacentina, senza mai aver dato nessuna notizia su di se, sembra sbucar fuori dal nulla regalandoci un fantastico demo di quattro pezzi decisamente inaspettato e sorprendente qualitativamente parlando.Molti si aspettavano di vederli durante l'undicesima edizione di Tendenze ma il gruppo ha annullato la propria esibizione fomentando ancor di più la curiosità dei più appassionati.
I Temponauts sono una nuova realtà piacentina da prendere assolutamente in considerazione. Non avendoli mai visti dal vivo posso immaginarmi 3 o 4 ragazzotti con un immenso amore per la cultura brit.La loro musica infatti percorre queste sonorità seguendo canoni tipici dell' "indie rock made in Uk". Partendo dalle calde chitarre distorte dei primi Oasis di "Definitively Maybe" si passa per lo sheagazing fino ad arrivare alle melodie spensierate e all'eleganza dei Belle and Sebastian.Sia per la produzione artistica che per la buona pronuncia inglese, non sembrerebbe di trovarsi di fronte ad un gruppo nostrano.Spero quindi che i Temponauts continuino a regalarci emozioni attraverso altri piccoli "capolavori" come questo e che ne diano la riprova in una dimensione "live".
di Giulio (giulio@29100.it)