giovedì, settembre 29, 2005

Le prime reazioni ai Temponauts...


THE TEMPONAUTS "S/T"

Tra i gruppi che influenzano i TEMPONAUTS, nella biografia vengono citati BYRDS, ROLLING STONES, VELVET UNDERGROUND, SONIC YOUTH di “sister”, i DINOSAUR JR, ma mancano gli OASIS dei quali in alcuni pezzi si sentono le sonorità. Il genere proposto, l’avrete capito, è un pop inglese, fatto di ballate vecchio stile ‘60.La voce talvolta risulta gradevolmente stridula. Tecnicamente molto validi esprimono scelte negli arrangiamenti che sono curate e mai fuori tema.Quattro pezzi non male!
Giuliano Biasin
THE TEMPONAUTS "THE TEMPONAUTS"

Una semplice domanda comune: chi sono i Temponauts?
Questa misteriosa band piacentina, senza mai aver dato nessuna notizia su di se, sembra sbucar fuori dal nulla regalandoci un fantastico demo di quattro pezzi decisamente inaspettato e sorprendente qualitativamente parlando.Molti si aspettavano di vederli durante l'undicesima edizione di Tendenze ma il gruppo ha annullato la propria esibizione fomentando ancor di più la curiosità dei più appassionati.
I Temponauts sono una nuova realtà piacentina da prendere assolutamente in considerazione. Non avendoli mai visti dal vivo posso immaginarmi 3 o 4 ragazzotti con un immenso amore per la cultura brit.La loro musica infatti percorre queste sonorità seguendo canoni tipici dell' "
indie rock made in Uk". Partendo dalle calde chitarre distorte dei primi
Oasis di "Definitively Maybe" si passa per lo sheagazing fino ad arrivare alle melodie spensierate e all'eleganza dei Belle and Sebastian.Sia per la produzione artistica che per la buona pronuncia inglese, non sembrerebbe di trovarsi di fronte ad un gruppo nostrano.Spero quindi che i Temponauts continuino a regalarci emozioni attraverso altri piccoli "capolavori" come questo e che ne diano la riprova in una dimensione "live".
di Giulio
(giulio@29100.it)
...strano, però...son sicuro che se dovessi saccheggiare le spropositate collezioni di dischi dei miei Tempo-scientists non troverei neppure un disco degli Oasis. Io, dal canto mio, non ne ho mai avuto neppure uno ...background comune probabilmente: noi e loro tutti pazzi per Keith e i fratelli Davies e... W i chitarroni sferragliosi.
grazie a Giulio e Giuliano per le rece.

sabato, settembre 17, 2005


ed ecco andrea, il bassista-basista-tragattone.
sta sempre talmente poco fermo che non si riesce neanche a fargli 'na foto senza che venga mossa.
ecco, insieme a me e pablo è il core dei Temponauts.
il buon vecchio simo, seguirà fotul anche per lui, è attualmente fuoriuscito per seguire gli impegni con la sua home-band Warm Morning, e con gli inossidabili Rookies, il cui nuovo album (come sempre su Teen Sound), è bellissimo.
ma se nell'anno nuovo non rientra, naturalmente, prima gli verra fatta trovare una testa di cavallo tagliata nel letto, quindi verrà decapitato a sua volta. tanto quello suona anche senza testa...
Ma attenzione, una news superpiù: sta arrivando un altro ex-Blue Noha...il talentuoso fonico/superguitarrista Daniele, pronto a darci manforte per il nuovo temponautico "a Godless League"... spero solo che "league" sia scritto giusto, a volte ho certi vuoti...sarà il cambio di stagione...

giovedì, settembre 15, 2005

da domani, appena postate le figurine degli altri Temposcientists, inizierò la pubblicazione (a puntate) della storia dei Temponauts...
E visto che la banda ha pochi mesi di vita, la prenderò su larga, partendo dal fatidico 1992, anno di fondazione The Dumpsters ('92-'96), rock'n'roll band superloser di culto (al punto che quando ne parlo coi vecchi componenti a volte non la ricordano neppure loro...va bè...),
passando poi per i Blue noha mark 1 ('96-'99) altra band di superloser, martirizzati dai carabinieri perchè possesori di erbe miracolose, la Blue Noha mark 2 (tra un'intervista con Vanessa Incontrda- meno famosa di oggi ma anche più fica ancora-e un giro in macchina per la Valtidone con Ian Paice-proprio l'uomo ai tamburi di "In Rock"-il boodie, kapler e nel baule il vino e l'aceto balsamico di modena che il ns eroe si riportò in England) e per finire arriverò ai fantastici Weekenders, 4 canzoni e la banda esplode, che volete di più onesto e roccherrolle??


questo qui è pablo. gran batterista. Cresciusto nelle file del Neuquem F.C. (ma con il River nel cuore) lascia nel 2002 d.c. la natia Patagonia per materializzarsi misticamente in quel di Piacenza.

Ha solo due enormi difetti:

1-crede che l'Italia non vincerà il mondiale '06.

2-crede che lo vincerà l'Argentina.

martedì, settembre 13, 2005


questo sono io.

cioè, ho la ragionevole certezza di essere io.

però potrei anche essere stato ingannato per 30 anni e non essere affatto io questo tizio.

o magari in uno qualunque dei miei circa 10950 probabili giorni di vita per una qualche causa, naturalmente al momento rimossa, potrei essere:

1-morto

2-entrato in coma ed attualmente impegnato a trastullarmi in un mondo onirico-che ultimamente fa anche un po' cagare.

3-mi son giocato il cervello con gli esperimenti alla "summer of '67" ed in realtà sono in manimacomio imbottito di neurolettici.

4-un ragno che verso le prime ore del mattino sta sognando di essere un uomo che scrive al pc.

in ogni caso io, o chi per me, sto ultimando i testi per "A Godless League", che promette sempre meglio. secondo me.

lunedì, settembre 12, 2005


che dire? come siamo arrivati al progetto Temponauts?
Storia piuttosto lunga che ha inizio nel lontanissimo 1992...e prima o poi la racconterò, giuro.
per adesso mi va di annunciare l'imminente - anzi l'immanente, che suona più minaccioso - The godless League, la nuova autoproduzione in cui i nostri temponautici scienziati vi spiegheranno cosa c'entra il garage pop con la Motown ed il cosmismo russo...