martedì, febbraio 28, 2006
lunedì, febbraio 27, 2006
domenica, febbraio 26, 2006
venerdì, febbraio 24, 2006
giovedì, febbraio 23, 2006
che terminato il nuovo album Warm Morning "Feather" è tornato a lavorare per La Causa.
Mentre "not in the morning" è Most popular... e Radio Violenza è "già leggenda"!
venerdì, febbraio 17, 2006
Ho preso il biglietto per andare a vedere questo signore:
che il 28 febbraio passa a Piacenza. Non vedo l'ora di sentire cosa dice.
mercoledì, febbraio 15, 2006
Tele-Homo Sapies si sta rivelando uno degli Urania che più mi son piaciuti. Consigliatissimo.
Sul fronte Temponauts: procedono i lavori alle nuove canzoni + un paio di serate in vista. A presto le date.
on the air: Something else by The Kinks (1967)
venerdì, febbraio 10, 2006
Mi sono anche accorto che siamo ancora best release su kathodik.it, e la rece è stata letta 750 volte circa (!!!)... Che senso ha tutto questo? Niente, se avesse un senso non lo trovereste certo scritto qui. Avrà senso invece lo specialone sulla sixties speculative s.f. che sto preparando e che troverete qui a giorni.
In queste sere abbiamo in corso una maratona suonatoria, un po' per rimediare al tempo perso in autunno, un po' perchè è giusto così.
Intanto Bob si è preso un bellissimo chitarrone:
nè?
giovedì, febbraio 09, 2006
Nelle radioline a transistor la voce di un ragazzo di 20 anni parlava ad altri ragazzi seduti nel parco davanti al monumento di Jefferson, ai ragazzi seduti sulle scale del Sacro Cuore, a quelli sui gradini di Trinità dei Monti e diceva loro che i tempi erano cambiati. E quelli non se lo fecero dire due volte.
La ruota della società, ferma dai tempi della rivoluzione francese - nonostante le 2 guerre mondiali che non cambiarono se non apparentemente gli equilibri -ricominciava a girare quasi di colpo.
E se nel sentire comune ciò significò: “Wow, adesso è uno sballo”, al livello psico-pedagogico si aprì da un giorno all’altro la botola dell’Inner space, luogo pericolossissimo, sprangato a cento mandate dalla chiesa prima (nella notte dei tempi), dal controllo sociale poi e buon ultimo l’alcolizzatissimo senatore J. McCarthy.
Ora, cosa succede se apriamo questa botola? Succede che l’establishment va sotto processo, quel che abbiamo visto successe nell’epoca sixties (in special modo nella prima parte, non certo nei 60 del "commissariamento Nixoniano"). Non a caso definita da R.Reagan, già nella campagna presidenziale del 1980, la madre di tutti gli abominii…
mercoledì, febbraio 08, 2006
martedì, febbraio 07, 2006
Un'immagine super-figa, dal vivo. E prossimamente anche "not in morning", altra canzone temponauts, sarà scaricabile ed ascoltabile.
Se vi fossero sfuggite le altre canzoni...bè, le trovate qui.
E "captain frustration" è sempre su Tortona beat, che dopo il restyling grafico è ancora di più uno dei nostri siti preferiti.
lunedì, febbraio 06, 2006
L'avido Arnie Kott, il Membro Supremo del potente Sindacato degli Idraulici, è uno spietato affarista, determinato a sfruttare ogni risorsa che il pianeta può ancora offrire. E chi potrebbe fermare il suo disegno? Forse le antichissime tradizioni dei Bleekmen, gli aborigeni marziani superstiti, o una realtà molto più sottile e sconvolgente: l'abisso spalancato negli occhi di Manfred, il ragazzo autistico che scivola avanti e indietro nel tempo, nei regni dell'entropia e della morte."
Questa la presentazione alla più recente edizione italiana di "NOI MARZIANI" (1964), il minore dei due formidabili "Martian Twins" di Phil Dick (l'altro è l'immortale, meraviglioso, mefistofelico, stradannato "Le 3 stimmate di Palmer Eldtrich"), nel quale l'abituale gruppetto di antieroi, qui formato da:
- l'operaio elettrotecnico schizofrenico Jack;
- il capo del Sindacato degli Idraulici Arnie Kott, con una evidente fissazione nella terza fase di Erickson;
- il piccolo Manfred, bambino povero ed affetto da autismo catatonico;
- la moglie di Jack, Anne, casalinga disperata su Marte, affetta da depressione bipolare e dipendenza da barbiturici;
- il vicino di casa Steiner-suicida all'inizio del libro-e la sua sbandatissima famiglia,
insieme ad altri caratteristi quali Leo, il vetero-capitalista padre di Jack ,ed evidente riferimento all "Stimmate" (di cognome fa Bulmer: Leo Bulmer-Leo Bulero) si muovono in una vera e propria soap-opera, in cui il tipico sfondo sudamericano del Brasile o Venezuela , è sostituito dalla sabbia rossa e dai cristalli di metano dell'atmosfera di Marte.
Omicidi, suicidi, rapine, sequestri di persona, speculazioni edilizie e circonvenzioni d'incapace il biglietto da visita del romanzo. Oltre, ovviamente, a qualche farmaco-dipendenza, temponauti che vanno e vengono e vari accostamenti tra organico e sintetico, veri prodromi di quella letteratura cyber-punk a venire. Uno sballo.