martedì, agosto 29, 2006

l'Eve future

.........................................
Sorta di ponte tra il romanticismo e le tendenze simboliste pronte ad irrompere sulla scena, Villiers de l'Isle-Adam (celebre per i suoi deliziosi Racconti Crudeli) nel 1886 pubblica L'Eve Future, romanzo nel quale sono preconizzate le tematiche prometeiche che perseguiteranno scrittori e lettori per tutto il XX secolo.In pratica 2 gentiluomini del loro tempo si dannano per creare una "ragazza elettro-meccanica",ed una volta raggiunto il loro scopo se ne innamorano.

................................................ Villiers de L'Isle-Adame


Già nei suoi "Notturni", quasi 50 anni prima, il tema era stato sfiorato da ETA Hoffman, ma qui i riferimenti sono lucidi, il canovaccio è sicuro su uno dei campi (minati) di idee più vasto di sempre: la creazione.Quindi ben prima della disperazione senza fine (e con un inizio fasullo di memorie innestate) di Rachel, l'androide che in Blade Runner scopre con indicibile orrore di essere tale, de Villiers si pone la questione base della letteratura moderna: autocoscienza, uso e manutenzione.

......................................

.........................................
Probabilmente nè L'Eva di Villiers, nè la ragazza automatica di Hoffman, nè tantomeno il Golem o la Creatura del Dott. Frankenstein, (i due capostipiti, assieme al pupazzo Pinocchio, di tutti i replicanti) supererebbero mai il test di Turing, peraltro non facilmente aggirabile neppure dai super perfezionati Nexus 6, ma la serie di interrogativi con il quale l'uomo guarda il suo contrario (perchè di questo si tratta - il contrario dell'uomo - che non è l'animale nè il vegetale, ma l'oggetto, il Robot) da lui stesso realizzato, è qualcosa di imponderabilmente più misera del feedback di quest'ultimo nei confronti dell'uomo.
Il cogito ergo sum è valido anche per le forme di vita non a base carbonica? E, proseguendo il ragionamento, verrà il giorno in cui un silicato proietterà la sua ipostasi su di noi, venendoci a rompere i coglioni con domande quali: "perchè siamo stati creati, da proveniamo/dove andiamo, perchè non riesco a comprendere l'infinito?".
Nel particolare contesto umano maschio-androide femmina, quasi sempre assistiamo al tentativo del primo di infiocchettare la seconda. Sintomatica a questo punto diventa l'equazione Dio-donna, umano maschio-androide femmina. In altre parole, nel Nuovo Testamento accade forse qualcosa di diverso?


Autocoscienza quindi, delirio di creazione + varie ed eventuali ci accompagnano da secoli in letteratura. La novità della nostra epoca, in chiave letteraria, sta però purtroppo nel superamento della realtà da parte del modello - l'iperrealtà, in cui la realtà non è più tale, ma in pratica diventa alibi per il modello stesso. Il fantasma nella macchina è stato scovato, messo in un ciclotrone e bombardato di elettroni. Si è scoperto che non è fatto di antimateria, è carbon-base e pesa circa 30 grammi. E, detto questo, l'epopea dell'uomo come Figlio è terminata. A questo punto la scelta è tra il Padre e lo Spirito Santo...

........................................

1 commento:

Michele ha detto...

Grandi i "Racconti Crudeli" , ce l'ho in ed. economica,...tra l'altro il Villiers poète era aussi sur le mythique "I poeti Maledetti"( curato da Paul Verlaine, ); assieme a Rimbaud, Tristan Corbière et autres,...intanto in Italia furoreggiava quel trombone del Carduccì ...e Matarrese era già presidente di Lega:)