martedì, aprile 25, 2006

Esattamente 20 anni fa un vice-capo ingegnere nucleare sovietico mostrò al mondo cosa succede quando si tratta un reattore atomico come uno scaldabagno qualsiasi. In quel momento (le h 12.44 della notte tra il 25 ed il 26 aprile 1986) il direttore dell'impianto di Chernobyl, in Polissia, regione dell'odierna Bielorussia, era a letto che dormiva e sotto la guida del solerte vice-capo si iniziava un test di raffreddamento fuori da qualsiasi logica e standard procedurale. Ad ogni buon conto il capo aveva preso, si scoprirà più tardi, la qualifica nucleare per corrispondenza, mentre il vice era già reduce da un incidente atomico gravissimo, costatogli nientemeno che la vita del figlio. Alle h 1.23 due esplosioni fortissime e la mancanza d'elettricità ai comandi annunciano che il test è andato male.

Quanto male i tecnici sovietici non lo possono ancora neppure immaginare. Alcuni pensano ad un terremoto, altri all'esplosione di una condotta forzata di una turbina. Altri guardano in aria e dove c'era il tetto della struttura del reattore 4 vedono in realtà la luna, le stelle ed una nebbia che inizia inesorabile ad avvolgere tutto.

Iniziava così la più grande tragedia nucleare di tutti i tempi, che avrebbe portato malattia e morte in tutt'Europa e in tutto il mondo. Stime "naturalmente" non ufficiali riferiscono di almeno 500000 morti già avvenute, più (visti i tempi di smaltimento degli isotopi radianti) un'area grande un sesto del globo inquinata per sempre. Cioè, virtualmente, per milioni e milioni di anni.

Anchè perchè il reattore dopo il meltdown rimase a cielo aperto per giorni e giorni ancora. Se gli svedesi non avessero beccato dalle loro parti concentrazioni di radiazioni tipo Hiroshima, chissà per quanto ancora nessuno avrebbe saputo un beato cazzo.

Si coniò l'azzeccatissima definizione di vulcano atomico.


Purtroppo non ho trovato le immagini aeree notturne del nocciolo esposto ed in fiamme girate dai militari sovietici. Guardatevi comunque questo video, in cui i cosidetti Liquidators (pompieri e tecnici) sono sul tetto del reattore 3, a 20 metri da 250 tonnellate di plutonio in fiamme, sotto il più massiccio fall out di raggi gamma della storia ( circa 10 volte la bomba di Hiroshima). Moriranno tutti nel giro di pochi giorni, alcuni poche ore...

E fatevi un giro a Chernobyl in quest'altro straziante video post-esplosione. Una terribile discesa all'inferno. Le immagini mostrano gente che fa la spesa, gente con i bambini al parco, perchè le autorità sfollarono la città e avvisarono del fatto solo tre giorni dopo. Talmente alta è la concentrazione di radiazioni che le pellicole super-8 sono impressionate da sinistri e continui flash.

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