lunedì, aprile 03, 2006

Nella puntata trasmessa ieri sera su La7 della serie "Enterprise" ad un certo punto sono saltati fuori un nugolo di alieni con le uniformi delle SS... Quindi alle spalle dei protagonisti è comparsa una carta degli USA in cui si vedeva la East Coast invasa dalla Whermacht, mentre dalla radio si ascoltava il bollettino del bombardamento sulla Pennsylvania ad opera della Luftwaffe. Intanto a Berlino numerosi cannoni al PLASMA (e vai di ola della curva s.f. e di insulti da parte di tutti gli altri...) con la svastica sopra, sparavano senza sosta su Londra e New York...
Niente di speciale, a dire la verità, tranne la scena della sparatoria tra i partigiani americani (che erano gangster da jazz club) e i soldati tedeschi...
Ma questo fu lo scenario di una delle distopie più riuscite del XX secolo
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Presentazione all'edizione FANUCCI:
-Il "Se…" piú pesante del Novecento: Se la Germania, il Giappone e l'Italia avessero vinto la guerra, che tipo di mondo avremmo avuto?Stati Uniti d'America, 1962. La schiavitú è di nuovo legale, i pochi ebrei sopravvissuti si nascondono dietro falsi nomi, la California è asservita al Giappone. Vent'anni prima l'Asse ha vinto la seconda guerra mondiale, e si è spartito l'America. Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana è dilagato a tal punto da togliere ogni volontà o possibilità di riscatto. L'Africa è ridotta a un deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre in Europa l'Italia ha ottenuto solo le briciole di questo immenso potere, e i nazisti si preparano a inviare razzi su Marte.

Nel loro settore sulla costa occidentale degli Stati Uniti i giapponesi sono ossessionati dagli oggetti del folclore e della tradizione americana, che collezionano con avidità, costringendo gli sconfitti a forme disperate di resistenza o di accettazione. Tra loro vi è l'antiquario collaborazionista con i suoi altolocati clienti, l'artigiano ebreo che gli fornisce falsi oggetti d'epoca, la maestra di judo che insegue un'impossibile verità, spie e cospiratori… tutti legati fra loro dalla trama degli eventi che minacciano di far scoppiare il conflitto finale tra Germania e Giappone. In questo scenario due libri segnano il destino collettivo, influenzando scelte e comportamenti: un libro antico, il millenario I Ching, l'oracolo della saggezza cinese, che diffonde la spiritualità orientale nei costumi americani, e viene usato come sostegno morale per ogni decisione. E poi un romanzo moderno, un misterioso libro underground che minaccia di sovvertire l'ordine mondiale basato sul predominio assoluto dei vincitori. Si tratta di La cavalletta non si alzerà piú, un best-seller vietato in tutti i paesi del Reich, che racconta come se fosse fantascienza una realtà in cui l'Asse non ha vinto la guerra ma è stato sconfitto dagli alleati.La Storia e le sue possibilità, la realtà e le sue riscritture, lo scontro culturale tra Oriente e Occidente, l'invasione della spiritualità nella vita quotidiana, il dramma morale di chi deve sopravvivere in un regime di sottomissione, la forza dirompente della creatività artistica: L'uomo nell'alto castello è uno dei capolavori di Philip K. Dick, una tappa fondamentale di quella rivoluzionaria definizione dell'immaginario contemporaneo che Dick ha avviato a partire dagli anni Cinquanta con i mezzi in apparenza 'poveri' della letteratura di genere.-

Rimane da dire che questo romanzo fu il vincitore dell'Hugo Award 1962, massimo riconoscimento americano s.f... E che non averlo letto è reato.

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